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mercoledì 30 novembre 2011


Confeserfidi 107 e la convention 2011

Tre giorni intensi di lavoro per Confeserfidi 107  che terrà unaconvention aziendale il 2, 3 e 4  dicembre 2011,   presso la struttura Borgo Don Chisciotte sulla   SS 115 Ispica-Modica, località  Bugilfezza.  Titolo della convention: “Il valore delle relazioni, con le banche, con i professionisti e con le imprese clienti, per conseguire vantaggi, tutti!” Saranno tre giornate importanti  per il  primo consorzio di garanzia fidi siciliano, tra i primi tredici nel panorama nazionale.

“Anche quest’anno- spiega l’amministratore delegato di Confeserfidi Bartolo Mililli - abbiamo chiamato a raccolta l’intera struttura costituita attualmente da 110 collaboratori, al fine di condividere i progetti in atto e quelli futuri”.
Una “tre giorni”, presso il nuovissimo hotel e centro benessere Borgo Don Chisciotte, che porrà ovviamente in primo piano chi quotidianamente lavora con professionalità e dedizione per la migliore soddisfazione delle 10.000 imprese associate, in particolare i 40 collaboratori della sede centrale ed i 70 presso le 16 filiali sparse in tutto il territorio siciliano ed a Reggio Calabria.
Mililli si sofferma  sul tema  che caratterizzerà la “tre giorni” della convention: il valore della relazione. “La funzione dei confidi è quella di rendere soddisfatte le imprese che ottengono più denaro e a minor costo e le banche che erogano credito in condizioni di maggiore sicurezza. Ma i confidi sono imprese proiettate verso il rafforzamento patrimoniale e la permanenza nel mercato nel lungo termine, e quindi, debbono perseguire costantemente la fidelizzazione della clientela e la sua massima soddisfazione, in un contesto sempre più competitivo.

Trattandosi di imprese, un ruolo attivo può essere svolto anche dai professionisti, che, collaborando con i confidi, possono assistere proficuamente i loro clienti nell’individuazione di strumenti di reperimento di risorse finanziarie e contributi a fondo perduto. Tutto ciò non può concretizzarsi se non attraverso relazioni quotidiane intense, basate sul rapporto fiduciario,  operose, proficue e  vantaggiose per tutti gli attori in campo: banche, professionisti, imprese e lo stesso confidi. Ricercare solide relazioni positive, porta le singole parti, siano esse banche, clienti o professionisti a guardare Confeserfidi ed i suoi consulenti commerciali, non come venditori, ma come amici che sottopongono soluzioni, che hanno a cuore la ricerca di reciproci vantaggi, nell’ottica della centralità del cliente e quindi dell’impresa assistita”. 

La convention servirà a lanciare ulteriori servizi rivolti alle imprese dell’isola nonché rappresenterà un importante momento di analisi delle varie realtà regionali oltre che per tracciare il consueto bilancio di fine anno.

martedì 29 novembre 2011


Pmi: a gennaio UniCredit lancia un bond per le reti di imprese

MARTEDI' 8 NOVEMBRE 2011

Bonomi, strumento importante per l'accesso al credito (Il Sole 24 Ore Radiocor) - , 08 nov - Sara' lanciato a gennaio il bond per le reti di imprese, soprattutto piccole e medie, messo a punto da . La nuova forma di finanziamento e' dedicato alle imprese che, su tutto il territorio nazionale, hanno deciso di aggregarsi. Il bond, spiega una nota, avra' una durata di 6 anni oltre ad un collocamento di un anno e le imprese che ne usufruiranno avranno la possibilita' di beneficiare sia del miglioramento di rating riconosciuto da UniCredit, sia delle garanzie dei Confidi e del Fondo Centrale di Garanzia e dei fondi messi a disposizione dalla  e Prestiti. Il finanziamento, in sintesi, sottolinea la nota, e' studiato per consentire alle aziende di sviluppare il proprio progetto d'impresa tramite la Rete, erogando credito aggiuntivo. I bond per le reti d'impresa, secondo il vice presidente di Confindustria per le politiche territoriali e i distretti industriali, , "sono di fondamentale importanza. Siamo in un momento molto delicato, le tensioni sui mercati potrebbero determinare una restrizione dell'accesso al credito, un'eventualita' che ci preoccupa moltissimo. Per questo il lavoro di ascolto e proposta con le banche e' un percorso nuovo e alternativo per dare un'opportunita' in piu' alle aziende che si mettono in rete. Il contratto di rete consente di superare alcune delle debolezze del nostro sistema industriale come il nanismo e la frammentazione e si sta rivelando un importante sostegno alle imprese in difficolta', che in alcuni casi grazie all'aggregazione hanno addirittura aumentato il fatturato. In meno di due anni - conclude Bonomi - sono nate piu' di 179 reti che coinvolgono quasi 900 imprese e stiamo assistendo alla nascita di "" con imprese capofila che trainano le piccole aziende. Il contratto di rete puo' davvero cambiare la fisionomia del nostro sistema produttivo: come Confindustria abbiamo spinto per la diffusione di questo strumento ma ora e' importante che tutti gli attori coinvolti lavorino per renderlo strutturale"


Al Sud il credito soffre "Urge potenziare i Confidi"

busetta
9 novembre 2011 - Spread e credit crunch. Espressioni anglosassoni che indicano rispettivamente la differenza tra il rendimento dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi, e la stretta creditizia operata dalle banche.Termini che, nel corso dell’attuale bufera economico-finanziaria, preoccupano perché misurano un sempre più basso livello di liquidità monetaria. Una situazione che, soprattutto nel Meridione, acuisce le difficoltà delle medie e piccole imprese. Ma, ferme restando le caratteristiche ‘strutturali’ di questa crisi dalla quale, a detta degli esperti, non si uscirà nemmeno nel 2012, quali sono stati gli errori che hanno determinato questo stato di fatto? E quali soluzioni applicare per venirne fuori?
È stato il tema dibattuto nell’incontro dedicato ai problemi del credito, svoltosi ieri a Palermo, nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, nell’ambito delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Curella e dal Diste Consulting, quest’anno giunta alla quarta edizione.

Il convegno, cui hanno partecipato anche i direttori d’area dei più importanti gruppi bancari nazionali, ha preso spunto dalla presentazione del volume ‘Il mercato del credito. Dal Locale al Globale’, a cura dall’economista Pietro Busetta, presidente della fondazione.
Le analisi raccolte nel libro, scritte da diversi studiosi italiani di economia e finanza, esaminano anche gli effetti delle concentrazioni bancarie sul debole tessuto produttivo del Meridione. Ciò che emerge, ha sottolineato Busetta, è come “la Banca d’Italia abbia scompaginato del tutto la realtà creditizia del Mezzogiorno”. Il massiccio accorpamento di istituti di credito, attuato in quest’ultimo decennio, ha fatto uscire di scena istituzioni storiche come il Banco di Sicilia, la Cassa di Risparmio, il Banco di Napoli, per inseguire l’obiettivo di un sistema bancario più efficiente e capace di erogare prestiti meno onerosi per famiglie e imprese. Secondo Busetta, però, “è ormai chiaro che questa operazione non è riuscita a raggiungere i risultati programmati. Lo dimostrano l’aumento del razionamento del credito e delle sofferenze bancarie e la diminuzione del rapporto tra impieghi e depositi.”.
L’errore di fondo di Bankitalia, ha sottolineato lo studioso, “è stato ritenere che per razionalizzare il modo di ‘fare banca’, bisognasse agire sul numero e la struttura degli intermediari creditizi. Ciò che in realtà occorreva, invece, era intervenire sulla domanda del credito, abbassandone i costi”.
Adesso, la soluzione indicata dagli economisti e vista con favore anche dagli esponenti del mondo bancario per fronteggiare l’attuale riduzione di liquidità nel sistema creditizioè il potenziamento dei confidi, le cooperative di garanzia costituite dalle piccole e medie imprese per agevolare il loro accesso al credito e, nel contempo, coprire le banche dai rischi di insolvenza delle aziende finanziate, mediante fidejussioni.
Ma un nuovo approccio al mercato creditizio urge anche da parte delle stesse banche . E’ quanto sostiene Bernardo Medina, vicecapo Area del Monte dei Paschi di Siena: “Gli istituti bancari, ormai, non possono più limitarsi a assegnare prestiti basandosi solo sulle garanzie offerte dall’imprenditore, ma devono entrare direttamente nel business e nei programmi di sviluppo delle aziende, trasformandosi in veri e propri organi di consulenza”.
Sul fronte dei finanziamenti per le Pmi siciliane, non tutte le concentrazioni bancarie hanno però prodotto risultati negativi. “Per Unicredit Sicilia, i crediti a medio-lungo termine ammontano al 58% dell’erogato complessivo per le aziende”, ha specificato il direttore esecutivo del gruppo, Salvatore Malandrino. Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre, abbiamo registrato un incremento degli impieghi alle imprese del 4,5 per cento”.
L’integrazione del Banco di Sicilia in Unicredit, ha continuato, “si è inoltre tradotta anche in nuove opportunità per le aziende dell’Isola. Un esempio, è stato il recente workshop a Palermo tra circa 100 imprese siciliane selezionate dal gruppo bancario nel settore agroalimentare e 45 importatori della Polonia”. Un’iniziativa dalla quale sono scaturiti parecchi nuovi contratti di export e che, ha ricordato Malandrino, sono stati il risultato della collaborazione con la banca Pekao, uno dei principali istituti di credito dell’Europa orientale.
E’ toccato poi all’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao presentare gli ultimi rilievi dell’Osservatorio sul credito. L’analisi semestrale conferma le difficoltà della situazione economica della Sicilia:” le sofferenze delle banche con sede nell’Isola hanno fatto registrare un aumento rispetto ai primi 6 mesi del 2010, passando dal 5,41% al 6,72 per cento“.
In leggero incremento anche i tassi su mutui e prestiti, che sull’Isola continuano comunque a risultare superiori al dato nazionale: il 7,52%, contro il 5,31% dell’Italia.


Confidi
Sofferenze: oggi la rete dei Confidi nazionali è in difficoltà. L'aumento dei crediti in sofferenza ha determinato una perdita di utili da parte dei consorzi, chiamati a coprire le insolvenze con i propri patrimoni. La ridotta disponibilità di capitali ha determinato a sua volta un calo dei nuovi finanziamenti garantiti, in un circolo vizioso che potrebbe peggiorare da qui alla fine della crisi.
Sostegno alle Pmi:
 
nei mesi passati, l'attività dei Confidi è stata fondamentale per sostenere le Pmi italiane. Alla fine del 2010 erano attivi in Italia 676 consorzi di garanzia. Nel 2010 il controvalore delle garanzie erogate è stato di 25,2€mld, +17% rispetto al 2009, in favore di 165mila imprese italiane di cui 550 presenti in Centrale dei Rischi. Ogni Confidi ha erogato in media 45,8€mln di garanzie coprendo mediamente le imprese di quasi 10 province italiane.

Leggi gli articoli sui Confidi pubblicati su Il Sole 24 Ore
Catricalà sanziona un Confidi
"Per essere grandi non serve essere grandi", 5 mila euro inflitti ad un confidi per una pubblicità comparativa ingannevole. Ecco il link

La nuova attività dei Confidi. Profili gestionali, contabili e regolamentari
Un libro di Lorenzo Gai
Il volume, frutto della collaborazione di esperti in ambiti diversi dell'operatività dei Confidi, nasce principalmente dall'esigenza di raccogliere in un quadro d'assieme le numerose novità regolamentari e operative sedimentatesi in questi ultimi anni. Il testo è pensato come un agile manuale gestionale per gli operatori del settore, oltre che per offrire spunti di riflessione, in ordine ai profili operativi e contabili che regolano la vita del Confidi. Appare certo, infatti, che gli accadimenti degli ultimi anni hanno mutato - e stanno continuamente mutando - le forme organizzative prescelte, la propensione ad assumere rischi e, in ultima istanza, perfino il suo modello di business.
Muovendo da un esame della disciplina di vigilanza di settore, il volume si sofferma con un taglio pratico sulle condizioni di equilibrio economico di un Confidi, intendendo designare, con tale locuzione, la sua capacità di ricercare e mantenere nel tempo un equilibrio aziendale, a prescindere da forme di sostegno pubblico. Successivamente vengono approfonditi alcuni fondamentali aspetti della sua attività quali le regole disciplinanti il rapporto convenzionale tra banca e Confidi, il ricorso a forme di mitigazione del rischio quali controgaranzie, la nuova configurazione della rete distributiva di agenti e mediatori creditizi, ecc.
Poste, così, in evidenza le basi operative del Confidi, viene esaminato il bilancio in formato IAS che sarà chiamato a registrare le diverse forme di operatività, il trattamento dei crediti di firma in bonis e in default, le attività finanziarie disponibili e non, ecc. Il testo, pur nella semplicità della struttura, offre motivi di comprensione dello scenario, invero sempre più complesso, in cui sarà chiamata a dispiegarsi la "nuova" attività del Confidi.

Lorenzo Gai è professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze. È autore di pubblicazioni in tema di rapporti Banca- PMI, Confidi, Basilea 2, fondi pensione, ed è stato relatore a numerosi Convegni su tali tematiche. Membro del Comitato Scientifico di alcune Riviste a carattere nazionale, nonché coordinatore di progetti di ricerca applicata con banche su ICAAP, metodologie di valutazione di banche e intermediari finanziari, rating interni.
Indice
Lorenzo Gai, Introduzione
Corrado Baldinelli, Antonia Ferraris di Celle, La disciplina di vigilanza
(Premessa; L'evoluzione normativa; La struttura dei controlli di vigilanza)
Lorenzo Gai, Federico Rossi, Le condizioni di equilibrio economico
(Premessa; La determinazione delle commissioni di equilibrio: un approccio metodologico; Conclusioni; Appendice)
Andrea Giotti, La gestione di un Cofidi vigilato: le principali determinanti
(Premessa; Il costo della gestione; La copertura del rischio; Capitale regolamentare)
Saverio Tani, Romina Vessella, Le Convenzioni con le Banche
(Struttura giuridica delle convenzioni vigenti ante Basilea 2; La nuova struttura giuridica delle Convenzioni Banche/Confidi; Le convenzioni integrative su operazioni "Tranched Cover")
Davide Vicinanza, Gli strumenti di mitigazione di rischio per i confidi: le controgaranzie e le riassicurazioni
(Controgaranzie e riassicurazioni; Il processo di selezione; La gestione dello strumento di mitigazione; Considerazioni finali)
Lorenzo Gai, Giuseppe Roddi, Agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi nella nuova disciplina dei soggetti finanziari: quali ricadute per i confidi?
(Premessa; La figura dell'agente in attività finanziaria; La figura del mediatore creditizio; Requisiti comuni per l'iscrizione negli elenchi; Incompatibilità, delimitazioni, esclusioni; La responsabilità del mandante per l'attività dell'agente e dell'agente e del mediatore per l'operato dei propri dipendenti e collaboratori; Trasparenza, antiriciclaggio, poteri della Banca d'Italia; L'Organismo per la gestione degli elenchi; Il transitorio; Conclusioni)
Fabrizio Mandrile, Il Bilancio
(Introduzione ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS; Normativa di riferimento della Banca d'Italia per la redazione del Bilancio di un Confidi; Esempi illustrativi: redazione del primo bilancio IAS/IFRS di un Confidi 107)
Bibliografia
Gli autori.

Confidi, un sostegno per le Pmi

Ha assorbito l'impatto della crisi, aiutando le imprese a bassa partimonializzazione ad accedere al credito. Nei mesi passati, l'attività dei Confidi è stata fondamentale per sostenere le Pmi italiane. Alla fine del 2010 erano attivi in Italia 676 consorzi di garanzia. I Confidi (Consorzi di garanzia collettiva dei fidi) sono organismi con struttura cooperativa o che esercitano attività di garanzia collettiva dei finanziamenti in favore delle imprese consorziate. Nel corso dell'anno, il controvalore totale delle garanzie erogate è stato pari a 25,2 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto al 2009, in favore di 165mila imprese italiane. Sono cresciute le garanzie rilasciate in favore di imprese agricole, edili e dei servizi. A beneficiarne maggiormente, le aziende del Centro Italia e quelle di piccole dimensioni, con meno di 20 addetti. Ma oggi la rete dei Confidi nazionali è in difficoltà: l'aumento dei crediti in sofferenza ha determinato una perdita di utili e la ridotta disponibilità di capitali ha determinato a sua volta un calo dei nuovi finanziamenti garantiti.


Da Il Sole 24 Ore, 29 novembre, pag. 35.
Salve Amici, dopo un periodo di intensa attività, che mi ha dato la soddisfazione di aver portato a termine l'iscrizione di ConfeserFidi nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del Testo unico bancario tenuto da Banca d'Italia, mi ritrovo la forza di curare la pubblicazione di notizie provenienti dal mondo dei Confidi in italia. Ho scoperto che sono moltissimi i colleghi interessati, cosi come le banche, le istituzioni pubbliche e..persino la Banca d'Italia. Sono materie in divenire e tutte le informazioni, specie se commentate da chi ci lavora quotidianamente, arricchiscono il bagaglio culturale di ciascuno.
Festeggio con voi la mia seconda laurea, questa volta in Scienze bancarie ed assicurative, che ho conseguito l'11/11/2011.
Da oggi aggiornerò questo blog www.confidi.blogspot.com  e non più www.confidisiciliani.splinder.com . 
Saluti