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domenica 4 dicembre 2011


La situazione è uguale in tutta Italia


Del Corvo: "Fondi ai confidi"

Il presidente della Cooperativa artigiana di garanzia Regione Abruzzo lancia la proposta per fronteggiare la crisi: banche in affanno, rafforziamo le società di garanzia



AVEZZANO. Le banche chiudono i rubinetti dei prestiti e le piccole e medie imprese fanno sempre più fatica ad accedere al credito. Per questo è necessaro rinforzare il sistema dei Confidi. È l'appello di Mario Del Corvo, presidente della Cooperativa artigiana di garanzia Regione Abruzzo.
Lo stesso appello è stato rivolto sabato a Torino dal presidente nazionale di Confindustria Emma Marcegaglia durante l'assemblea nazionale delle strutture legate a Confindustria. Marcegaglia ha chiesto in particolare di di pristinare il Fondo centrale di garanzia, penalizzato dall'ultima manovra, e di modificare la legge «per consentire a una maggiore platea di soggetti pubblici e privati di entrare nel capitale dei consorzi e rafforzarne il patrimonio».

Secondo gli ultimi dati, il 51,3% delle micro imprese italiane che si sono rivolte a una banca negli ultimi tre mesi ha denunciato un aumento delle difficoltà reali nell'accesso al credito ed il 37% ha accusato, comunque, un peggioramento dei rapporti con il sistema bancario. «Molti nostri associati», spiega Mario Del Corvo, «ci raccontano di convocazioni presso la banca per la richiesta di un aumento delle garanzie e la riduzione dei fidi già in essere. Noi stessi come Cooperativa riceviamo quotidianamente circolari delle Banche recanti le nuove condizioni di tasso di interesse da applicare alle operazioni di finanziamento da noi garantite». Le banche stesse hanno d'altronde difficoltà a finanziarsi.

«Il risultato è sotto gli occhi di tu tti», dice Del Corvo, «non potendo sostenere i tassi, le imprese non investono, e di conseguenza le richieste di finanziamento si riducono. Tale situazione è appena percettibile per le grandi aziende, che a livello di credito sembrano godere di una condizione privilegiata, ma è particolarmente grave per le piccole e medie imprese. E noi confidi, stiamo diventando sempre più un vero e proprio ammortizzatore sociale per le imprese. Come Cooperativa Regione Abruzzo, stiamo cercando di attenuare il più possibile l'impatto di tale situazione sulle imprese artigiane socie, attraverso i buoni rapporti con gli istituti di credito più radicati sul territorio, con l'utilizzo di garanzie maggiori ed attraverso i fondi antiusura, con i quali garantiamo fino al 100%. Pensiamo, visto la gravità della situazione, di deliberare, in uno dei prossimi CdA, la proroga delle condizioni agevolative per i soci che altrimenti terminerebbero il 21 Dicembre. Ma per evitare che anche il sistema dei Confidi vada in difficoltà», sottolinea Del Corvo, «risulta cruciale il ruolo dei finanziamenti pubblici destinati al settore. Senza questi fondi pubblici e mi riferisco soprattutto alla Regione Abruzzo, si rischia di compromettere l'equilibrio patrimoniale dei Confidi e di mettere in estrema difficoltà il nostro vero tessuto imprenditoriale rappresentato in gran parte dalle piccole imprese». (cr.re.)

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